“Pulcinoelefante” ora anche in occitano

Giugno 29, 2022

Estratto dell’articolo su https://mountcity.it/2022/06/46299/letture-pulcinoelefante-ora-anche-in-occitano/

La collezione dei celebri librini dell’editore “Pulcinoefelante”, stampati a mano con i caratteri bodoniani dal poeta e tipografo Alberto Casiraghi nella sua tipografia di Osnago, in provincia di Lecco, si è arricchita di un titolo in occitano: “Bon temp e marrit temp duron pas tuchi temps”.

Il librino è firmato da Fredo Valla e accompagnato da un’opera grafica dello stesso Casiraghi. La collana Pulcinoelefante è composta da edizioni in piccolo formato, su carta pregiata, di sole sei pagine e con tiratura limitatissime (30 copie). Queste edizioni, oltre diecimila, presentano opere di poeti e artisti, italiani e stranieri: soltanto la poetessa Alda Merini ne ha realizzati più di 700. 

Tutta la collezione è stata acquistata recentemente dal Comune di Milano. “Alberto – racconta Fredo Valla”, mi ha chiesto di mandargli una frase, un aforisma breve. Non avevo compreso che cosa volesse farne. Eravamo nei mesi duri della pandemia e ho pensato a un proverbio che mio padre citava spesso: Bon temp e marrit temp duron pas tuchi temps, ossia il bel tempo e quello cattivo non sono mai per sempre, un proverbio di speranza per i giorni di confinamento che tutti stavamo vivendo. Poi ho avuto la sorpresa di vedermi arrivare a casa il librino”.

Alberto Casiraghi nella sua tipografia di Osnago, in provincia di Lecco (ph. Piera Biffi)

Altri librini della Pulcinoelefante sono ora in mostra a Saluzzo, realizzati dagli artisti Franco Giletta, Giorgio Lusso, Anna Valla, e dagli allievi della scuola media. Sono dedicati a Giambattista Bodoni, Re dei tipografi e tipografo dei Re, di origini saluzzesi, città dove nacque nel 1740, per poi trasferirsi a Roma e a Parma. L’iniziativa rientra nel programma organizzato dal Corriere di Saluzzo, con il patrocinio della Diocesi e del Comune di Saluzzo, per festeggiare i 110 anni dalla pubblicazione del primo numero del giornale con questa testata: il 4 gennaio del 1913.

CHI SONO

Amo sentire raccontare le storie. Per questo motivo sono diventato documentarista e sceneggiatore di film lungometraggi. Qualcuno ricorderà "Il vento fa il suo giro" candidato al Premio David di Donatello per la migliore sceneggiatura e "Un giorno devi andare", regia di Giorgio Diritti. Collaboro con Aranciafilm, Graffitidoc e Nefertiti Film per lo sviluppo di progetti, soggetti, sceneggiature e regie. Ho co-fondato "L'Aura", scuola di cinema di Ostana, nel villaggio di fronte al Monviso in cui vivo. Coltivo l’orto a 1350 metri di quota; raccolgo cavoli, zucchine, porri, insalata, bietole, carote. Zucchine, soprattutto.

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