Filmografia_Regia | Geo Chavez Più in alto delle nuvole

Nel 2016 vedrà la luce Più in alto delle nuvole, il film-documentario su Geo Chavez, il primo strasvolatore delle Alpi. Il docfilm è cominciato nel 2009 ed è una produzione italo-francese di GraffitiDoc e Les Films du Tambour de Soie. Attore protagonista del docufilm, di prossima uscita sarà Giorgio Conte che a Geo Chavez ha dedicato la sua canzone “Géo” – (album C.Q.F.P. del 2011) scritta con il giornalista di “La Stampa” Carlo Grande – che fa parte della colonna sonora.

Più in alto delle nuvole
(The First Transalpine Flight, Il primo volo sulle Alpi)

regia di Fredo Valla
Italia-Francia, 2015, 52′

Regia Fredo Valla
Soggetto Enrica Capra, Fredo Valla
Sceneggiatura Enrica Capra, Fredo Valla
Fotografia Luciano Federici con la collaborazionbe di Andrea Vaccari
Musica originale Giorgio Conte
Suono Vito Martinelli, Mirko Guerra. Tommaso Bosso
Altri credits Franceschi Vecchi (direttore dell’animazione), Alessia Cardini (collaborazione alle animazioni)
Produttore Enrica Capra, Alexandre Cornu
Coproduttore Les Films du Tambour de Soie
Produzione GraffitiDoc (Torino)
con la collaborazione di Musée National des Arts & Métiers – Paris. con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e della Regione Piemonte (Piemonte Doc Film Fund – Fondo regionale per il documentario – sviluppo settembre 2009 – produzione dicembre 2010) e di Programma MEDIA Sviluppo Slate Funding | stage.
Contatti GraffitiDoc (Enrica Capra)
Email info@graffitidoc.it
Web www.graffitidoc.it

 

L’eroica impresa del giovane franco-peruviano Geo Chavez, che nel 1910, per la prima volta nella storia, superò in volo le Alpi. Un’era di pionieri raccontata come fosse una favola attraverso filmati d’archivio e animazioni 2D.

Brig, 23 settembre 1910. Dopo giorni di rinvii dovuti al maltempo, due soli concorrenti sono ancora in gara per la prima Traversata delle Alpi. E’ un mattino nebbioso e freddissimo, con venti irregolari. Ma è il penultimo giorno utile per compiere l’impresa. Il bando lanciato dal comitato promotore italiano ha dell’impossibile.
Gli organizzatori, animati da fede incrollabile nell’ineluttabilità del progresso umano, nel corso del mese di luglio 1910 hanno lanciato la sfida: un premio di 70.000 lire attende chi riuscirà nella folle impresa di sorvolare il passo del Sempione, a 2008 metri di altitudine, da Brig a Domodos¬sola. Un’impresa incredibile per quei tempi, la prima traversata delle Alpi.
L’aviazione ha solo sette anni: il primo aereo si è levato in volo ad un’altezza di tre metri nel 1903 in North Carolina, ad opera dei fratelli Wright. In Francia, paese all’avanguardia nel volo, hanno ottenuto il brevetto una cinquantina di piloti in tutto; e l’aero-club di Londra è stato fondato da qualche mese. Nonostante i frenetici progressi del neonato “sport” (così è ancora considerato), fino a quello stesso mese di luglio 1910 nessun uomo ha mai volato a più di 1000 metri di altezza. E adesso, tutt’a un tratto, la sfida è scavalcare un ostacolo naturale imponente e irto di incognite a più di 2000 metri.

Più in alto delle nuvole’ e’ un documentario storico che unisce diversi generi narrativi e utilizza, in maniera informale, codici linguistici audiovisivi come le opinioni degli esperti, le testimonianze degli appassionati seguaci, la solidità della documentazione storica, la concretezza delle ricostruzioni e la “leggerezza” delle animazioni 2D e 3D.
A nostra disposizione abbiamo i seguenti materiali: interviste con gli esperti di aviazione; immagini di repertorio e fotografie dell’epoca, che riportano in vita i giorni prima e dopo il volo e gli emozionanti minuti di volo; accesso a modelli di quelle pioneristiche macchine volanti e aeroplani che si trovano in musei Italiani e Francesi; documenti ufficiali; titoli di giornali e articoli che raccontano l’impresa di Chavez; testi letterari dedicati a lui e a altri pionieri del volo; filmati di oggi dei luoghi frequentati da Chavez e riprese delle giornate fred1694_standardphoto_1commemorative della sua impresa; interventi di piloti dei tempi; la ricostruzione di un modellista del Bierot 11 di Chavez; un’originale sequenza animata che ricostruisce il volo di Chavez, nel 1910, da Brig a Domodossola, disegnata da un talento crescente nel mondo dell’animazione, Francesco Vecchi; e, per finire, il filmato d’archivio originale del 1910 del volo di Chavez sopra le Alpi, appena restaurato a Milano…
Per quanto lo scopo sia rimanere fedeli alla storia,’Più in alto delle nuvole’ vuole essere un documentario storico fuori dai generi che coinvolge lo spettatore in un avvincente ed emozionante volo sopra le Alpi ed oltre.

È passato appena un secolo da quando Geo Chavez, per la prima volta nella storia, e in soli 45 minuti, superò in volo le Alpi. Il suo aereo, un Blériot XI, ci appare oggi più simile a un insetto volante, a una goffa libellula con ruote di bicicletta che a un moderno aereo transcontinentale. Le Alpi, invece, non sono cambiate; perfino la loro aura di cimento invincibile, per quanto ormai più volte vinto dall’uomo, si è conservata intatta. E’ dal contrasto tra la fragilità del mezzo e la potente maestà delle vette alpine che scaturisce il sapore di favola della storia di Chavez, anche se – ahimè – al suo protagonista romantico non è riservato un happy end ma un finale tragico.
Ma è proprio questa fine tragica a trasportare la favola vera del volo di Chavez nei territori del mito.
Questo, in effetti, è lo stile, il colore che vorrei dare al mio film documentario sulla prima trasvolata delle Alpi. Una narrazione che racconti la realtà dei fatti accaduti intrecciandola e sfumandola, là dove occorre, ai toni della favola e alla trasfigurazione del mito, con un eroe – Geo Chavez appunto – che, compiuta l’impresa, come molti protagonisti delle antiche mitologie, soccombe: gli eroi amati dagli dèi spesso muoiono dopo avere osato e vinto la sfida, bruciando nel fuoco della loro più alta impresa.

Rassegna

CHI SONO

Amo sentire raccontare le storie. Per questo motivo sono diventato documentarista e sceneggiatore di film lungometraggi. Qualcuno ricorderà "Il vento fa il suo giro" candidato al Premio David di Donatello per la migliore sceneggiatura e "Un giorno devi andare", regia di Giorgio Diritti. Collaboro con Aranciafilm, Graffitidoc e Nefertiti Film per lo sviluppo di progetti, soggetti, sceneggiature e regie. Ho co-fondato "L'Aura", scuola di cinema di Ostana, nel villaggio di fronte al Monviso in cui vivo. Coltivo l’orto a 1350 metri di quota; raccolgo cavoli, zucchine, porri, insalata, bietole, carote. Zucchine, soprattutto.

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