I CERI DI GUBBIO

Film documentario

regia: Fredo Valla
durata: 110 min.

COME ACQUISTARE
Prezzo: 20 euro + 2 euro (spese di spedizione) = 22 euro | info: fredovalla@libero.it


Nella Piazza grande, scenario di tanti episodi del passato, la gente eugubina ha voglia di festa. Ecco i Capodieci uscire da Palazzo dei Consoli, ognuno con il colore abbinato al proprio santo, ecco i ceri che vengono portati alle barelle, ecco le statue dei santi preparate per essere issate. I tanti visitatori accorsi si radunano per non perdere neanche un istante di questi preparativi, preludio della corsa vera  propria…

Da otto secoli, Gubbio celebra la Festa dei Ceri, in onore del patrono Sant’ Ubaldo, vescovo della città dal 1129 al 1160.
Nella Gubbio medievale,  Ubaldo Baldassini, eugubino di nascita, fu riformatore e per le sue idee di povertà  precursore del Poverello di Assisi.  Ma questo vescovo fu anche eroe civile, il “pater civitatis” di cui raccontano i biografi del tempo.
La tradizione vuole che alcuni anni dopo la sua morte, sia nata la Festa dei Ceri, ma forse la festa  è più arcaica. Essa culmina nella Corsa dei Ceri, a maggio: tre macchine in legno,  alte, pesanti,  portate a spalla da dieci uomini, a cui altri portatori, danno il cambio durante la corsa.
Le statue fissati sulla cima dei tre ceri rappresentano Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio,  protettori degli antichi mestieri della città.
Il film documentario, in due parti, segue i protagonisti nei preparativi che cominciano verso la fine dell’inverno, fino allo svolgimento della festa e alla corsa dei ceri per le vie della città medievale.

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CHI SONO

Amo sentire raccontare le storie. Per questo motivo sono diventato documentarista e sceneggiatore di film lungometraggi. Qualcuno ricorderà "Il vento fa il suo giro" candidato al Premio David di Donatello per la migliore sceneggiatura e "Un giorno devi andare", regia di Giorgio Diritti. Collaboro con Aranciafilm, Graffitidoc e Nefertiti Film per lo sviluppo di progetti, soggetti, sceneggiature e regie. Ho co-fondato "L'Aura", scuola di cinema di Ostana, nel villaggio di fronte al Monviso in cui vivo. Coltivo l’orto a 1350 metri di quota; raccolgo cavoli, zucchine, porri, insalata, bietole, carote. Zucchine, soprattutto.

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